Opera-Ballet von dem Judicio Paridis, und der Helenae Raub: so auf dem churfürstlichen sächssischen Haupt-Theatro bey dem Friedens-Feste, nebenst denen vorgegangenen Ballete von Wirckung der sieben Planeten, Ring- und Qvintan-Rennen, wie auch Büchsen-Schiessen, Feuerwercke des Herculis, und Fuss-Thurniere: gehalten am 7/17 Tage dess Winter-Monats anno 1679
Verwalter
Inventarnummer/Signatur
Hist.Sax.C.147.m
Weiteres Exemplar
Inventarnummer dupl.
MT.4.66
Herstellungsort
Datierung
1679
Inschriften/Stempel
Signatur Beschreibung
Signatur (Typ)
Verlagsadresse
Signatur (Inhalt)
Gedruckt bey der Cuhrfl. Sächß. verwittibten Hof-Buchdruckerin
Kurztitel
Sauer 2011
Seitenzahl
S. 99–108
Bearbeiter
Chiara Pelliccia
Kommentar

 

L'Opera-Ballet von dem Judicio Paridis, und der Helenae Raub, fu eseguito a Dresda nel corso dei festeggiamenti per la stipula dei trattati di pace noti come Paci di Nimega (1678-1679).

Dal punto di vista storico-musicale la denominazione opera-ballet testimonia la prima codificazione di un nuovo stile spettacolare presso la corte dresdense, originato già almeno dalla metà del XVII secolo grazie all'operato del librettista David Schirmer, nella graduale fusione dello stile operistico di matrice veneziana e allo stile francese dei ballet à entrées. Già nel 1660 Schirmer aveva firmato il Ballet der Glückseligkeit (Balletto della felicità), forse alludendo alle feste per la Pace dei Pirenei (1659), dividendo il balletto in 4 parti. La suddivisione in parti (entrées) è mantenuta nell'Opera-Ballet nella quale, oltre alla parte coreografica compaiono recitativi e arie cantate nello stile operistico italiano, particolarmnte diffuso a Dreda, specialmente sotto il governo di Johann Georg II, Elettore di Sassonia.1

Lo spettacolo, che - come recita la didascalia iniziale - si apre con una sinfonia strumentale, mette in scena, attraverso divinità e personificazioni, le note vicende mitologiche del Giudizio di Paride e del Ratto di Elena, in un testo ricco di riferimenti alle contingenti vicende politiche della pace e alla corte dredense, e si chiude con una sezione celebrativa dell’Elettore di Sassonia: «Vivat! Vivat! | Johannes Georgius | Secundus Vivat! Vivat Elector | Elector Vivat!». Il libretto è corredato dalle bellissime incisioni degli apparati scenografici allestiti per l'occasione con particolare sfarzo, data anche la circostanza festiva. Come ricorda il frontespizio, il balletto fu eseguito nel contesto delle feste per la Pace con ricchezza di apparati, fuochi d'artificio, spari di cannoni, ecc. - gli ingredienti del festeggiamento dresdense sono quegli stessi che caratterizzano la cultura festiva europea di età moderna2 - insieme a un altro ballo dei pianeti e che si può identificare con lo spettacolo Musikalische Oper und Ballet von Wirckung derer sieben Planeten, su libretto dello stesso Schirmer. 

CP.

  • 1. Uta Dorothea Sauer, Genesis of the 'Ballettoper' at the Court of Dresden (Saxony), in Seventeenth–Century Ballet. A multi–art spectacle. International Interdisciplinary Symposium, (ed.) Barbara Grammeniati (Xlibris Corporation 2012), pp. 99-107.
  • 2. Andrea Sommer-Mathis, Daniela Franke und Rudi Risatti (Hrsg.) Spettacolo barocco! Triumph des Theaters, Wien : Theatermuseum ; Petersberg : Michael Imhof, 2016, passim.